Via
Mazzini, 148
Tel:
3893475400
Fino
a non molti anni fa, per me La Livornese equivaleva a dire
esclusivamente maritozzi con
la panna...
Poi
una sera, un amico mi disse: "andiamo,
assaggia la pizza in teglia e vedrai che non te la dimenticherai
più!".
La
Livornese è una vecchia e modestissima pasticceria/pizzeria che da
più di mezzo secolo occupa un piccolo locale, in una popolare
via del centro di Taranto. A dispetto del nome, le sue origini sono
da ricercare nella romanità più autentica (pizza in teglia,
maritozzi, ecc).
Un paio di anni fa, il locale ha subito un leggerissimo restyling, che però non ne ha stravolto la sua identità del tutto "casalinga". Appena si varca la porta di accesso, si trova subito sulla sinistra il bancone della pasticceria, e sulla destra il banco del pizzaiolo con il forno a legna. Più avanti si trovano i pochi tavoli, che garantiscono non più di una quarantina di coperti (vivamente consigliata la prenotazione durante il fine settimana!). Questi sono apparecchiati nel modo più spartano che si possa immaginare: tovaglia a quadri usa e getta, tovaglioli di carta posati al centro e bicchieri con il marchio della storica birra tarantina.
Un paio di anni fa, il locale ha subito un leggerissimo restyling, che però non ne ha stravolto la sua identità del tutto "casalinga". Appena si varca la porta di accesso, si trova subito sulla sinistra il bancone della pasticceria, e sulla destra il banco del pizzaiolo con il forno a legna. Più avanti si trovano i pochi tavoli, che garantiscono non più di una quarantina di coperti (vivamente consigliata la prenotazione durante il fine settimana!). Questi sono apparecchiati nel modo più spartano che si possa immaginare: tovaglia a quadri usa e getta, tovaglioli di carta posati al centro e bicchieri con il marchio della storica birra tarantina.
Il
menù, scritto
interamente a mano, è conferma della rusticità del locale
Per
ogni pizza, è riportato il prezzo della versione normale e quello
del tipo in teglia. In attesa
della pizza (che a volte è davvero lunghissima, a causa del servizio d'asporto e della eccessiva
"calma" dei pizzaioli!) è
possibile ordinare esclusivamente della comunissima frittura. La
scelta delle bevande
è limitata ad acqua, bibite gasate e birra nazionale.
Le
pizze che scegliamo
sono una "salame e scamorza" ed una "bufala con
olive", entrambe ovviamente in teglia.
Quella
che ci arriva, è una pizza che nulla ha che vedere con quello a cui
siamo abituati. Il cornicione non esiste. Il
condimento ne ricopre ogni centimetro. La cottura,
eseguita in teglia tonda (la stessa che viene utilizzata per la
focaccia tipica pugliese), è caratterizzata da una crosticina
croccante e a volte un po' bruciacchiata, che conferisce un sapore
unico.
Ogni boccone ti riempie la bocca allo stesso modo, non
esistono angoli poco conditi. Mangiare
la "teglia" della livornese è una esperienza unica,
irreplicabile. E' un'orgia di sapori!
Il
condimento è
talmente abbondante, da riuscire a camuffare lo spessore della base.
L'impasto utilizzato, è lo stesso della pizza classica, ma viene
steso in uniformemente nella teglia nera, debitamente unta
con abbondante olio. Riuscire a mangiarla tutta, è un'impresa che a molti spesso non riesce...
Purtroppo
i maritozzi erano terminati e questo non ci ha permesso di testare se
la loro proverbiale bontà, sia rimasta immutata ancora oggi.
Il
conto che riceviamo,
non è alto (20 Euro: coperto 2
x 1€, Raffo 66cl 2.5€, Fanta 1.5€, Bufala con olive 7.5€,
scamorza e salame 6.5€). Ma per un posto così esageratamente
spartano, e per un servizio praticamente inesistente (anche se non
scortese), riteniamo che probabilmente sarebbe stato più giusto
pagare qualcosa in meno.
Ah,
dimenticavo... armatevi di contanti, perché qui non è possibile
pagare con alcun tipo di bancomat
o carta di credito!
bella recensione, si vede che ne vai matto! :-)
RispondiEliminaMa lo scontrino te l'hanno fatto?
siamo sempre pronti a far fuoco l'uno contro l'altro... ma hai notato che viaggio nei sapori e nel tempo abbiamo fatto con quest'articolo? e poi perchè non dai un'occhiata a quanto costa un chilometro di alta velocità in Francia e quanto invece costa in Italia piuttosto che stare a preoccuoparti di una ricevuta da venti euro di gente che in fondo si lavora la propria giornata senza essere parassitaria per il proprio paese?
EliminaCerto, ricevuta fatta!
RispondiEliminaTraspare l'ammirazione? :-)
Mi ricordo questa pizzetiaa e:papa'che ne parla con tanta nostalgia!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaArticolo fedelissimo alla realtà e con descrizioni perfette... lo dico da tarantina trapiantata a Torino! Ogni volta che sono giù non posso non andare alla mia Livornese e tutte le persone che ci porto ne restano entusiaste. Posto conosciuto e amato da tutti i veri tarantini e per intenditori del gusto e della tradizione!
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